Herbert Schuch – pianoforte

Acclamato come uno tra i musicisti più interessanti della sua generazione, ha registrato Bagatellen op. 119 di Beethoven e “Musica ricercata” di György Ligeti. Nel 2022 ha pubblicato quattro nuovi album che sottolineano la sua diversità artistica: “In Search Of”, un viaggio nell’infanzia musicale del duo pianistico Ensari Schuch, un album insieme al clarinettista Sebastian Manz, e un solo Grieg insieme al violoncellista Daniel Müller-Schott.
I momenti salienti della stagione 22/23 includono concerti con Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, Hamburger Symphoniker, Taiwan Philharmonic e la registrazione di entrambi i concerti per pianoforte di Brahms con i Bochumer Symphoniker.
Ha lavorato con rinomate orchestre, tra cui London Philharmonic Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, NHK Symphony Orchestra, Mariinsky Theatre, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin.
È regolarmente ospite di importanti sale e festival come il Kennedy Center di Washington D.C., la Elbphilharmonie di Amburgo, la Philharmonie di Colonia, il Festival di Salisburgo, il Festival Radio France Occitanie, Ruhr Piano Festival, Rheingau Music Festival e molti altri. Tra i direttori con cui ha collaborato spiccano Pierre Boulez, Andrey Boreyko, Douglas Boyd, Lawrence Foster, Gustavo Gimeno, Reinhard Goebel, Mirga Grazinyte-Tyla, Eivind Gullberg Jensen, Jakub Hrusa, Jun Märkl, Riccardo Minasi, Kent Nagano e Valery Gergiev.
Condivide frequentemente il palco in formazione da camera con musicisti come Nicolas Altstaedt, Julia Fischer, Maximilian Hornung, Sebastian Manz e Daniel Müller-Schott.