MERCOLEDì 28 ottobre 2020
Ronald Brautigam, fortepiano
L. van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata n. 30 in mi maggiore op. 109
Sonata n. 31 in la bemolle maggiore op. 110
Sonata n. 32 in do minore op. 111
Difficile pensare a un musicista più adatto che non Ronald Brautigam per addentrarci a fondo tra gli ultimi accenti del grande genio di Bonn. Ecco quindi le tre ultime Sonate beethoveniane, presentateci però non al pianoforte bensì su di un fortepiano. Tra le mani di un grande virtuoso di questo strumento, nobile antenato del più moderno pianoforte, l’ardita innovazione beethoveniana risuonerà ancor più; ricordandoci quanto la grande musica sia spesso nel segno della sperimentazione e della fantasia più coraggiose.
Ronald Brautigam
Mercoledì 28 ottobre – ore 20.45
Teatro Bibiena, Mantova
Ronald Brautigam, uno dei migliori musicisti di oggi, è apprezzato non solo per virtuosismo e musicalità, ma anche per la natura eclettica dei suoi interessi musicali. Studia inizialmente con Jan Wijn al Conservatorio Sweelinck della sua città e successivamente con John Bingham a Londra e Rudolf Serkin negli USA. Nel 1984 ottiene la più alta distinzione olandese: il Neederladse Muziekprijs. Ronald Brautigam si esibisce regolarmente con le principali orchestre europee e con direttori quali Bernard Haitink, Riccardo Chailly, Charles Dutoit, Edo de Waart, Ivan Fischer, Christopher Hogwood, Bruno Weil, Andrew Parrott e Philippe Herreweghe. Oltre alle sue performance su strumenti moderni, Brautigam ha maturato una grande passione per il fortepiano. Nel 1995 Ronald Brautigam inizia quello che si è dimostrato essere un rapporto di grande successo con l’etichetta svedese BIS. Tra gli oltre 30 titoli usciti finora, sono presenti i concerti per pianoforte di Mendelssohn (con la New Sinfonietta Amsterdam) e le opere per pianoforte di Mozart e Haydn al fortepiano. L’anno 2004 ha visto l’uscita del primo CD, di un ciclo di 17, dedicati a Beethoven e realizzati su fortepiano. Già dopo la comparsa dei primi cinque volumi, questa serie si è affermata come la registrazione di riferimento per quanto riguarda i cicli al fortepiano. Molti i critici che ne hanno parlato, come la rivista statunitense Fanfare: “Questo potrebbe essere un ciclo delle sonate per pianoforte di Beethoven che sfida il concetto stesso di suonare questa musica su strumenti moderni, un cambiamento del paradigma stilistico”.
Il suo secondo volume dell’integrale delle opere per pianoforte e orchestra di Beethoven è stato premiato con il MIDEM Classical Award come miglior disco del 2009.