Dvořák | Lonquich, Guzzo, Contzen, Coleman, Bronzi

Dvořák | Lonquich, Guzzo, Contzen, Coleman, Bronzi




Saluti d'apertura

Mattia Palazzi, Sindaco di Mantova

Stefano Baia Curioni, Direttore di Fondazione Palazzo Te

Stefano L’Occaso, Direttore di Palazzo Ducale di Mantova

Carlo Fabiano, Direttore artistico di Trame Sonore

 

Alexander Lonquich, pianoforte

Giovanni Guzzo, violino

Mirijam Contzen, violino

William Coleman, viola

Enrico Bronzi, violoncello

 

A. Dvořák (1841-1904)

Quintetto per pianoforte e archi n. 2 in la maggiore op. 81

 

Dopo il saluto delle Autorità, il Festival accoglie il suo pubblico con un concerto del suo Artist in Residence Alexander Lonquich, affiancato da un quartetto di straordinari musicisti internazionali che si incontrano appositamente a Trame Sonore. L’op. 81 di Dvořák, composta nel 1887, è uno dei capisaldi per quintetto con pianoforte del repertorio cameristico. Pervasa da un ricercatissimo equilibrio, l’opera amalgama temi di struggente lirismo, sapientemente elaborati, con idiomi ispirati al folklore e alla vivacità ritmica della danza. In particolare il secondo movimento, Dumka, si ispira all’omonima forma musicale popolare slava (che Dvořák ripropose in diverse sue opere), e alterna momenti di malinconia a passaggi più esuberanti, con un forte contrasto e una ricerca di colori e timbri sempre sorprendente.

 

20' + 40' | Ingresso su invito