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Produzioni dell’Orchestra da Camera di Mantova

Gen 16, 2024 | Non categorizzato

La grande tradizione strumentale italiana incontra il repertorio classico: un momento di alta sinergia creativa

L’Orchestra da Camera di Mantova dal 1981 è sinonimo di gruppo cameristico allargato e continua oggi a essere un riferimento in Italia e all’estero per l’alta qualità delle produzioni e degli interpreti coinvolti. Un lavoro instancabile e raffinato di ricerca della sonorità e della cifra stilistica, che ha come fondamento imprescindibile la brillantezza tecnica. Non a caso la critica musicale nazionale ha scelto di motivare l’assegnazione del Premio Abbiati all’Orchestra da Camera di Mantova definendo la stessa espressione di “un momento di incontro esecutivo alto tra tradizione strumentale italiana e repertorio classico”. Anche la stagione 2024 vedrà OCM impegnata in progetti storici che ne hanno segnato il percorso, come anche in nuove produzioni, sotto la direzione artistica di Carlo Fabiano.

Grandi solisti, cicli tematici e produzioni dell’orchestra a ranghi ridotti sono alcune delle produzioni che vengono messe a disposizione delle Società Concertistiche e dei Festival per le annualità 2024 – 2025.

Per collaborazioni e informazioni, contattare directorassistant@oficinaocm.com

Grandi solisti e clici tematici

L’Orchestra da Camera di Mantova negli anni ha affermato la propria esperienza e perizia nel repertorio del grande classicismo viennese: Mozart, Haydn e Beethoven rappresentano l’autentico punto di partenza nel suono dell’orchestra, che si caratterizza per la trasparenza cameristica e l’intensa ricerca esecutiva. Attorno a questo lavoro che trova il suo maggior momento di apertura internazionale nel festival Trame Sonore, di cui OCM è ensemble residente, si sono negli anni affermate le collaborazioni con grandi solisti internazionali. Il programma Come una fantasia, in cui sarà possibile ascoltare Isabelle Faust nei concerti di Hartmann (Concerto Funebre) o Schumann, insieme al repertorio sinfonico classico; lo speciale incontro fra Alexander Lonquich, Barnabás Kelemen e Nicolas Altstaedt nel programma 3×3, che vedrà Lonquich alla direzione dei colleghi rispettivamente in uno dei concerti per violino di Mozart e per violoncello di Haydn, dopodiché i tre solisti si uniranno per il Triplo Concerto op. 56 di Beethoven; sempre con Lonquich protagonista, OCM propone lo speciale Beethoven Five, l’esecuzione integrale dei concerti per pianoforte e orchestra, modulabile in uno o più giorni. Si conferma la collaborazione con il compositore e violoncellista Giovanni Sollima, che propone la sua Cello Philosophy, una selezione di sue composizione affiancate ai grandi concerti per violoncello di Haydn o Schumann.

Fra i grandi violinisti, l’Orchestra tornerà a collaborare con Marco Rizzi nel programma ispirato alle Metamorfosi di Richard Strauss, con il Concerto n. 1 di Haydn, la Battalia di Heinrich Biber e Fratres di Arvo Pärt; nuovo sarà invece l’incontro con Kristóf Barati, che nel programma Cattivi Maestri proporrà il Concerto K 219 di Mozart (o in alternativa il primo concerto di Paganini) insieme a una particolare proposta strumentale che spazia da Cimarosa a Boccherini. La violinista Simone Lamsma e la direttrice Valentina Peleggi realizzano il concerto Finale Guerriero, con il Concerto di Beethoven e la Scozzese di Mendelssohn.

Fra i pianisti, si conferma la collaborazione con Andrea Lucchesini in un programma interamente mozartiano e Benedetto Lupo che ripropone, in sala da concerto, il mitico scontro tra Salieri e Mozart. A completamento delle proposte, OCM invita il giovane solista Gabriele Strata per un programma beethoveniano intitolato Opera Prima.

Fra i progetti realizzati con slancio dall’orchestra negli anni, il ciclo Mozart Sacro, realizzato integralmente sotto la direzione di Umberto Benedetti Michelangeli, si conferma come una delle proposte storiche più accreditate dell’orchestra.

 

Orchestra Tascabile

Oltre le grandi produzioni sinfoniche, l’Orchestra da Camera di Mantova adatta la sua formazione fino ad esplorare il repertorio cameristico.

Quarant’anni di musica assieme si traducono in una visione comune dell’interpretazione musicale e nella grande flessibilità per la scelta di interpreti e autori. Da qui l’idea di un’orchestra tascabile, che si rimodula e rinnova secondo le esigenze, mantenendo inalterate le peculiarità della ricerca intrapresa negli anni.

Gli Archi dell’OCM sono la più immediata traduzione dell’idea, rappresentando la formazione basilare e più adattabile dell’orchestra, composta dal nucleo delle storiche prime parti.

I Solisti dell’OCM sono invece il complesso di cameristi che abitualmente rappresenta l’orchestra nelle produzioni a organico variabile, in particolare nel dialogo con grandi solisti che abitualmente partecipano al festival Trame Sonore.

Hèspeors Piano Trio è la composto dagli storici musicisti di OCM Filippo Lama (violino), Stefano Guarino (violoncello) e Riccardo Zadra (pianoforte). Con un repertorio che spazia da Beethoven a Shostakovich, da Mendelssohn a Schubert, fino ad arrivare a Ravel, Casella e Martucci, l’Hèsperos rappresenta la formazione cameristica stabile dell’orchestra.
«I tre solisti hanno dato l’impressione che oltre non si possa andare nella decifrazione del “mistero musica” e dei suoi segreti di fabbricazione alchemica» (Quirino Principe)