Il secondo appuntamento di Assaggi di Festival va in scena nella Sala Maffeiana della Filarmonica di Verona ed elegge a protagonista l’Artista in Residenza di Trame Sonore, il maestro Alexander Lonquich. Musicista e comunicatore straordinario, chi meglio di lui per offrire al pubblico un esempio concreto di cosa significhi vivere l’esperienza d’ascolto in formato Festival? Al centro la Sonata op. 109 di Ludwig van Beethoven, la prima del ciclo conclusivo dell’opera pianistica del Genio di Bonn: il concetto di variazione sta al cuore di questo brano, dove il tema inizialmente enunciato, si ripresenta nel finale, portando con sé le tracce di tutto ciò che è accaduto prima del suo ritorno. L’esperienza così per l’ascoltatore diventa un itinerario musicale nel segno della memoria, fino a quando nel suo ritorno finale il tema appare ormai quasi fosse un altro ricordo di sé stesso. Ad Alexander Lonquich il compito di coinvolgere l’ascoltatore rendendogli manifesto, quasi tangibile, l’astratto concetto.
Nell’occasione, l’artista sarà in dialogo con il direttore artistico di Trame Sonore, Carlo Fabiano, e verrà presentato il programma della 13esima edizione del Festival. Interviene il presidente dell’Accademia Filarmonica Luigi Tuppini.
Programma musicale:
Alexander Lonquich, pianoforte
L. van Beethoven, Sonata per pianoforte n. 30 in mi maggiore op. 109